lunedì 7 ottobre 2013

"Restiamo umani" anche oggi...

"Restiamo umani"
Sono le parole con cui il giornalisra e blogger Vittorio Arrigini chiudeva sempre e suoi pot dalla Palestina.
In questi giorni grigi di pioggia, il mio cuore è gonfio di dolore per l'ennesima strage di migranti che si è consumata nel mare nostrum, trasformatosi da troppo tempo in mare mostrum...
Si parla di centinaia di vittime, oggi, di decine di  migliaia di vittime negli ultimi anni...
E cosa sappiamo produrre? Polemiche sterili, commenti pietosi se, non peggio, razzisti e disumani...
"Nessuno lascia la casa se la casa non è peggiore delle fauci di uno squalo" nessuno lascerebbe la sua casa, la sua terra, la sua famiglia,  i suoi amici se non fosse spinto da quel naturale desiderio di ogni essere umano di avere salva la vita o una vita migliore.
E quale diventa la nostra risposta? Respingimenti,  clandestinità,  indifferenza,  violenza e morte....
Dove sono i diritti, dov'è la giustizia,  dov'è la solidarietà e l'umana compassione?????
No, non siamo restanti umani o, peggio, forse,  non lo siamo mai stati...
No, questi non sono giorni buoni...
Che ci sia buona vita per tutti
Lulù

domenica 18 agosto 2013

Sopravvissuta!

E' strana la vita ... 19 anni fà, di questi tempi la mia vita era ancora normale ! Buffo ... Da qualche giorno era nata Roberta, la nostra prima nipote. Eravamo andati a conoscerla , a Napoli ... Pochi mesi prima un grande lutto , pochi mesi dopo una grande gioia, qualche giorno dopo, la morta vista da vicino ... Tutto in pochi mesi, Tutto si consuma in pochi attimi.
La paura , la morte, il rumore , il buio , il silenzio , la luce , il dolore ...
Tutto in pochi istanti , sono viva, siamo vivi, sono in trappola, ho paura, voglio uscire , usciamo ! Subito !
La macchina puzza di benzina ! Ho paura che bruci, che esploda , voglio uscire! Subito ! Voglio uscire!
Dov'e' Raffaella? Non la vedo? Dov' è? Non ho più gli occhiali ... si sono rotti , senza non ci vedo ...
Raffaella è qui , è viva, sta bene, non si è fatta niente ... Andrà Tutto bene, Andrà tutto bene.
Mi siedo sul ciglio della strada , la paura è passata, c'è il dolore , c'è tanto dolore .
Ho la spalla rotta , penso. Ho spostato il braccio mentre eravamo ancora nella macchina, sottosopra , seduti sull'imperiale , la mano non si è mossa ... ho ancora quell' immagine negli occhi e il dolore , tanto intenso dolore , ma siamo vivi , siamo tutti miracolosamente Vivi !!!
Inizierà il calvario , un piccolo calvario, considerando l'accaduto...
Sarà un inferno, la degenza , l'intervento , il dolore , l'insonnia , il gesso che impedisce e soffoca , la fatica della dipendenza , del non riuscire ad accudirsi da sola .
Mi devono vestire , lavare, accompagnare al bagno...
Non mi piace, mi dò da fare , dura poco... imparo a usare la sinistra , si può fare . . .
Passeranno mesi , ci vorranno anni, prima di riuscire a muoversi, a riusare dignitosamente il mio braccio destro...
Pazienza e sofferenza,  poi depressione,  buia, oscura, cupa, profonda...
La vita è sparita, non riesco a vivere, sono scossa, ho paura, ho ansia, ho dolore ancora e sempre dolore...
L'intervento non è andato benissimo, hanno commesso un errore,  un grossolano errore e il mio braccio ha una funzionalità limitata. 
Ma il problema non è lì...
Per anni, per molti anni ho desiderato essere morta quel giorno, ho pensato che fosse meglio così tale era il disagio, tale era la sofferenza.
La nostra vita, la mia  vita non era più la stessa: eravamo dei sopravvissuti,  io ero una sopravvissuta.
Mesi e mesi dei quali non ho più memoria o contezza, solo disagio, pianto e dolore...
Ero sopravvissuta,  si, ma a che prezzo! Non esisteva più niente,  non esisteva più nessuno, solo dolore, tanto, infinito, acuto dolore. Fisico e psicologico...
Non sono più entrata in una macchina senza temere di morire, a volte sento il rumore della carrozzeria che si accartoccia, a volte sento quel vuoto nella pancia che precede il senso della morte...
Ma la vita è più potente!
Ci ho messo 10 anni per tornare a respirare.  Ci ho messo dieci anni di sudore e sangue, dell'anima, per ritornare a vivere e a sperare.
Dopo un'esperienza così tutto cambia, nulla resta uguale, niente sarà più com'era.
Col tempo posso dire che tutto sarà migliore perché, quando la Vita ti concede una seconda opportunità, te la vuoi giocare fino in fondo, a mani nude, con nuove regole, nuovi stili, nuovi interessi.
Pochi punti di riferimento,  i valori e gli affetti, restano l'eredità che ti lega al passato.
È tutto da vivere, da sperimentare,  tutto da scoprire e da reinventare.
E non sarà una passeggiata,  non sarà proprio una passeggiata.
Tutto poteva essere più facile, più semplice da affrontare se non cifossero state delle complicazioni importanti,  la scoperta di un fantasma del passato... storia dura da affrontare,  ma  non ne parleremo, adesso.
Non è stato facile,  non è stato indolore e, soprattutto,  non è ancora finito, ancora c'è da fare...
Ma sono sicura di poter dire che il peggio è passato,  che quello che resta da fare non è ancora molto, anche se ancora importante.
Ne riparleremo, nel tempo, questa è solo la prima volta, la prima pietra, la prima storia.
Altre ce ne saranno da raccontare...
Mi raccomando, vi aspetto,  ne ho  bisogno di parlare...
Grazie dell'ascolto,  dell'affetto, della condivisione. Grazie della vostra esistenza...
Buona notte e buona vita a voi, buona vita a tutti noi...
Vs. Lulù

lunedì 29 luglio 2013

Lettera aperta a Nino Di Matteo

Dottore caro,
Mi permetta di esprimerle tutta la mia solidarietà,  tutta la mia ammirazione, tutto il mio affetto!
Mi permetta di pensare a lei come ad uno degli ultimi baluardi della difesa della nostra Democrazia,  della democrazia di un Paese avvilito ed umiliato dai comportamenti insani, malati, di buona parte dei nostri politici, dei nostri dirigenti che ogni giorno disattendono il patto di lealtà e rispetto dei valori morali e costituzionali che essi hanno tacitamente sottoscritto accettando di rappresentare il nostro Paese e le sue Istituzioni.
Sono le persone come lei, quelle che con lealtà e coraggio servono il nostro Paese anche a costo della propria vita, che danno speranza e senso a questo momento così scuro e disperante.
Non la lasceremo solo, Dottore, potrà contare quantomeno sulla nostra attenzione. Non vogliamo piangere altre vittime, non vogliamo piangere altri morti e neanche vedere umiliate persone come lei che ogni giorno compiono il proprio dovere, nonostante tutto.
La abbraccio, Dottore, se mi permette, considerandola come un fratello maggiore a cui fare , riferimento nella vita.
Abbia cura di lei, io la seguirò.
Con stima e affetto
Concetta Contini

Da dove si comincia? Proviamo ancora a restare umani...

I notiziari, stamattina,  sembrano bollettini di guerra: morti in libia, in egitto, in campania. A marina di massa è stata uccisa un'altra donna, cristina, un altro assurdo femminicidio, preceduto da un tentato omicidio, la vittima lotta ancora tra la vita e la morte, conclusosi con il suicidio del carnefice. Quanta violenza,  quanto orrido spreco di vita, di amore, di felicità.  Due bambini restano orfani, tanti muiono di fame, nel mondo...
Qualunquismo,  buonismo??? Troppo spesso chi sottolinea questi fatti, chi sottopone questi eventi all'attenzione dei più viene così tacciato...
Abbiamo perso di umanità,  stiamo perdendo tutti, vittime della crisi e del "benaltrismo".
Mi manca Don Gallo, mi manca Vittorio Arrigoni...
Mi tornano in mente le sue parole come un mantra: Restiamo umani, restiamo umani...
Comincio a temere che non ce la faremo più...
Buongiorno?  No, questo non è un buongiorno...

lunedì 15 luglio 2013

Falsi miti e valori sinceri

Con il falso mito della vittoria ad ogni costo, del miglior risulTato con ogni mezzo, rischiamo di perdere di vista gli obiettivi concreti, i reali valori che fanho della vita un'avventura che valga la pena di essere vissuta...
Non possiamo continuare a bluffare in maniera così spudorata e costante, non possiamo continuare a vivere nella menzogna sempre e comunque, senza pagare l' altissimo prezzo di rischiare di vivere tutti una vita falsata, una vita dopata dal ricorso,sempre e comunque, all' aiutino esterno, qualunque esso sia , chimico , fisico 0 morale . Il rischio é una vita sprecata dietro falsi miti e valori sacrificati nel nome di un'incompensibile pseudovittoria non meritata . Lo pseudo premio sarà una vita falsamente vissuta , sostanzialmente sprecata...
sappiatelo, però...
Buona vita, autentica, leale e sincera a Tutt*
Vs Lulù

lunedì 8 aprile 2013

Partecipare vuol dire apparire presenti o esserci per divenire?


Che significa partecipare? Cosa fa' la differenza tra una partecipazione superficiale ed apparente ed una partecipazione, invece, sostanziale e costruttiva sul piano politico, collettivo e personale?
la riflessione è necessaria per me per comprendere il bisogno di dare valore ai gestione alle scelte che si compiono, alla manifestazione di una volontà di essere o apparire presenti e partecipiamo processi, ad eventi, ad iniziative, a percorsi politici, sociali, collettivi, in genere.
La mia partecipazione alle attività dei vari livelli di comitati SNOQ nasce dal bisogno di costruirmi una conoscenza attiva e fattiva sotto l'egida di un'ottica di genere nell' azione politica e sociale.
Dopo due anni circa di impegno e di attività e dopo una due giorni di confronto tra le componenti di alcuni comitati territoriali SNOQ, un momento di riflessione e di valutazione del livello delle attività e della discussione mi è indispensabile.
Forse la scelta di come agire la partecipazione sta nel carattere, nell' educazione, nella formazione socioculturale, nella propensione di ognuna di noi, di ogni gruppo omogeneo e solidale.
Non è facile di questi tempi, liquidi ed individualistici, partecipare davvero a processi politici, culturali, evolutivi e costruttivi dal punto di vista civico e sociale.
Partecipare significa, per me, lavorare insieme, costruire un pensiero, un tessuto comune, un'appartenenza in cui il mio io, la mia individualità, si mescola e si fonde in un noi sociale, speciale, fatto della somma dei nostri cuori e dei nostri pensieri che, messi a disposizione della collettività, si trasformano in altro materiale, in altra sostanza. Costruire un luogo, uno spazio, una dimensione dove, ognuna di noi, mette  un pezzetto di sé a cui non rinuncia, ma che dona alla costruzione di un'altra entità, di una creatura che non è solo propria ma che è parte di sé e del tutto in questione.
E' concepire e partorire un figlio con consapevolezza responsabile e corresponsabile per fare la differenza tra l' essere incubatrici e l'essere madri...
È scoprire la possibilità di generare un agire e un pensiero collettivo che si fa' politico e sociale, è scoprire l'essenza del valore di essere donna...
Illuminata sulla via di Portonovo, grazie al contributo delle donne presenti e a quello delle donne assenti, sono convinta che sarò una donna migliore...
Buona vita a tutte e a tutti!
Vs Concetta

domenica 24 marzo 2013

Emozioni di primavera

Questo'anno primavera per me è arrivata il 16 di marzo e l'ho incontrata nella culla del Rinascimento italiano, in quella Firenze che quel giorno ha accolto gli oltre 150.000 manifestanti della XVIII Giornata della memoria e della''impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle criminalità organizzate di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie.
Sono partita sola da casa, come spesso accade nella mia vita, ma, questa volta i fantastici ragazzi del presidio di Libera a Jesi sono giunti numerosi alla manifestazione!
E' stato bello anche organizzare la preparazione ala partecipazione, grazie al contribuito di tutti, di Irene, di Elena, di Rita e di Pippo Balletti, in particolare, e col coordinamento del nostro grande referente Francesco! Ma sarebbe fare un torto agli altri ragazzi che frequentano il gruppo non ricordare che il contributo di tutti è stato fondamentale.
Mi è dispiaciuto molto non viaggiare con loro, ma avevo deciso di fermarmi un giorno nella splendida Firenze che conosco veramente troppo poco.
E' così bella, Firenze! Così bella  e ricca di monumenti, di bellezze artistiche e architettoniche da essere quasi imbarazzante! E' un'opera d'arte continua, vivente, meravigliosa con le sue chiese monumentali monocromatiche e i suoi trionfali palazzi rinascimentali.
E' stata scelta Firenze, quest'anno, per la manifestazione di Libera in quanto ricorre nel 2013 il ventesimo anniversario della strage di via dei geografici che fece 5 vittime innocenti e che distrusse parti di beni culturali importanti.
La strage fece parte della logica stragistica politico-mafiosa della stagione del 1992/93 che tenne sotto stacco la democrazia nel nostro Paese della quale, dopo ancora oltre 30 anni, siamo ancora prigionieri, complici schiavi.
Le vittime di quella strage sonore Caterina, Chiara e Fabrizio Nencioni, Angela Fiume e Dario Capolicchio.  5 delle oltre 900 vittime i cui nomi Libera ricorda attraverso la lettura e la testimonianza dei loro familiari nel primo giorno di primavera ogni anno dal 1996.
Libera fa' memoria di queste vittime e del loro sacrificio innocente, spesso involontario, inconsapevole, casuale, conseguenza della brutalità e della volontà distruttiva delle logiche criminali delle mafie.
Tante vittime, troppe  vittime che spesso non trovano neanche giustizia con la condanna dei loro assassini; tante famiglie, troppe famiglie a cui sono stati strappati pezzi di cuore, pezzi di vita che non saranno loro mai più restituiti.
Molti di questi familiari sono organizzati in coordinamenti e spendono parte della loro vita a portare testimonianza di grande valore e impegno civile e di grande coraggio. Alcuni di loro abbiamo potuto conoscersi durante  le nostre attività di presidio e con loro siamo cresciuti nellacomorensione della'impegno e nella determinazione del perseverare nella lotta culturale contro mafie e illegalità.
Anna Maria, Flavia e Fabrizio, Margherita, Matteo, Alessandra, sono le persone che negli ultimi anni sono per diventati parte della mia vita e pezzi del mio cuore. Mi hanno insegnato come, con dignità, coraggio e senso morale e civico, si possano trasformare disperazione e dolore in semi di speranza e fiori di corresponsabilità, temi adottati dalla manifestazione di quest'anno.
Ma Firenze è stata scelta anche quale simbolo di quel Rinascimento  che la vide protagonista nei secoli passati e che desideriamo possa essere punto di partenza di u quel nuova Rinascimento di cui ha bisogno questo nostro Paese per tornare a trovare la dignità e il valore  morale del nostro Paese.
Resistenti e rinascenti pero sentirci veramente liberi!
Buona vita a tutti
Vs. Lulù